Una delle sette meraviglie del mondo antico sorgeva proprio ad Alessandria: era la torre di Faro, eponima di questo tipo di installazione ad aiuto della navigazione. Il fuoco che veniva tenuto acceso alla sua sommità era un segnale visibile a cento miglia di distanza. La torre di marmo bianco, fatta costruire da Socrate di Cnido, un amico del re Tolomeo II Filadelfo (282-246 a.C.), sorgeva all’estremità dell’isola di Faro, nel luogo in cui è oggi il forte di Quai Bei, e si elevava per centoventi metri di altezza. Era costituita dalla sovrapposizione di tre parti a pianta rispettivamente quadrata, ottagonale e circolare.